Paolo De Chiesa Flavio Roda

Il giornalista ed ex atleta Paolo De Chiesa, sempre piuttosto critico con l’attuale gestione della Federazione Italiana Sport Invernali, pubblica sui social una lettera, inviata agli atleti dal Presidente Flavio Roda.

Questa è la lettera che il presidente della FISI ha inviato via mail agli atleti.

” Rispetto della giustizia”… 😱🤔

No comment.

Solo una domanda a me stesso: sono proprio sicuro di essere ancora vivo???????????????

Buona domenica.”

Paolo De Chiesa, sui social una critica alla lettera del Presidente Federale

Cari atleti.

mi preme rappresentarvi la delicatezza della situazione in cui si è venuta a trovare la Federazione per le note vicende giudiziarie legate al rapporto con il precedente fornitore tecnico federale.

Voglio anzitutto rassicurare tutti voi sulla linearità e sulla correttezza dell’operato della Federazione, che si è vista chiamata in giudizio per ragioni che non ritiene fondate e che sono state anche utilizzate per alimentare, nella stampa, gli unilaterali, infondati e strumentali attacchi che immagino abbiate visto nei giorni scorsi.

La Federazione confida nelle proprie ragioni, rispetta il corso della giustizia e perciò si è astenuta da inopportuni e ingiustificati proclami, diversamente da chi ha invece inteso divulgare un’interpretazione non corretta dei fatti.

Purtroppo, le vicende giudiziarie non hanno mai tempi brevi e questo ha rallentato i termini di consegna del materiale estivo, che state ricevendo solo in questi ultimi giorni.

Quello che posso dirvi è che per le date di apertura della stagione. previste il 10 e 11 ottobre, avremo il completamento del pacchetto della fornitura.

Ci tengo a ringraziarVi della pazienza e dell’atteggiamento che state mantenendo e per la correttezza del vostro operato.

Un caro saluto

Flavio Roda”

Il messaggio ha ricevuto il plauso del giornalista Max Ambesi.

Sarebbe interessante sapere chi gli scrive i testi in modo da farne a meno in futuro.

In ogni caso, non passa un giorno senza che qualche nuovo capitolo si aggiunga a questa surreale vicenda.”