Johan Clarey Speed Opening

Nonostante le alte temperature di questi giorni, si va verso la conferma dello Speed Opening, la prima gara transfrontaliera della storia dello sci alpino, anche se si sollevano pareri molto critici, come quello del francese Johan Clarey.

Sabato ci sarà il decisivo controllo neve da parte della FIS, ma in ogni caso si dovrebbe gareggiare. L’ipotesi più probabile è quella di tagliare gli ultimi 300 metri della Gran Becca, quelli che presentano i maggiori problemi di innevamento.

Questo quanto riportato da Blick, che per cercare una conferma ha contattato Franz Julen, capo del comitato organizzatore della gara di Zermatt – Cervinia. Un no comment che cela qualche preoccupazione di troppo.

Mattherhorn Cervino Speed Opening verso la conferma, ma Johan Clarey non ci sta!

Faremo di tutto per innevare anche l’ultimo tratto, ma la natura ha l’ultima parola ed è sempre più forte dell’uomo.”

Queste le parole di Franz Julen pronunciate qualche giorno fa.

A questo punto non ci resta che attendere l’ok di Hannes Trinkl, responsabile delle gare veloci maschili di Coppa del Mondo.

Johan Clarey, vice campione olimpico, boccia sonoramente l’evento.

Penso che questa gara non abbia senso. Sono convinto che questo appuntamento non abbia un futuro, è sufficiente osservare le condizioni dei ghiacciai, che peggiorano ogni anno, e questa discesa richiede enormi risorse, dall’utilizzo degli elicotteri ai crepacci da “tappare”.

Tutto questo non va nella direzione che dovrebbe volere la FIS; vengono fatti grandi sforzi in favore dell’ambiente nelle varie località, allestendo queste gare non credo si dia una buona immagine del nostro sport.

E’ tutto molto complicato, serve almeno un’ora e mezza di trasferimento per il rientro in hotel da Cervinia agli impianti di risalita. Credo non abbiano pensato molto agli atleti in tal senso.”

Queste le sue parole a RTS Sport.