Alla vigilia del via alla nuova stagione di Coppa del Mondo di sci alpino, l’italo – svizzera Lara Gut Behrami ha rilasciato un’intervista alla testata Schweizer Illustrierte, parlando del suo percorso non solo sportivo.
“Sento una certa fatica, non è stato sempre facile e gioioso. Tutti gli alti e bassi che i giovani vivono nella loro vita privata, io li ho vissuti nello sport di alto livello, sotto gli occhi del pubblico.”
Queste le sue parole legate a una vita privata e personale sempre sotto i riflettori.
“A 17 anni ero già sotto gli occhi di tutti, ma non ero affatto preparata ad affrontare quel ruolo. Volevo proteggermi. Ma non sapevo esattamente come. E quando ci si sente a disagio in una situazione, ognuno reagisce in modo diverso.”
Lara Gut Behrami
“Avevo poca fiducia in me stessa come donna, in me stessa come persona. Mi sono lasciata guidare dal pensiero che gli altri sapessero meglio di me. Così ho guardato e ascoltato troppo poco me stessa. […] Come atleta ho imparato presto a prendere decisioni, a farmi molte domande e a sostenerle con coerenza. Come persona, invece, ero meno preparata.”
L’atleta ha, poi, parlato della difficoltà di avere rapporti di amicizia nel Circo Bianco.
“Non è che tutta la famiglia dello sci si preoccupi per te. Si viene dimenticati in fretta: magari si è ancora campioni olimpici e mondiali, ma presto non si ha più nulla di tutto ciò.
Una vera amica nel Circo Bianco, con cui potevo discutere di tutto era l’austriaca Anna Veith. Sono felice di averla ancora fra le mie amicizie.
Per molti è importante congratularsi… ma alla fine lo fanno solo per motivi d’immagine: in modo che tutti pensino che tu sia una persona migliore perché ti prendi cura degli altri.
Gli amici che sono davvero felici l’uno per l’altro si abbracciano nel corridoio che porta alla cantina, o in un altro posto dove nessuno li vede.”